Fondi destinati a progetti tecnologici condivisi tra aziende e assunzione di ricercatori per due anni
La Regione Abruzzo stanzia complessivamente 58 milioni di euro per sostenere le imprese locali, dalle micro alle grandi, nella realizzazione di progetti collaborativi di ricerca e innovazione. Le risorse sono suddivise in 50 milioni destinati a iniziative tecnologiche condivise tra aziende riunite in filiere produttive e 8 milioni per l’assunzione, per un periodo di due anni, di ricercatori da inserire all’interno del tessuto imprenditoriale regionale.
Il nuovo bando regionale, denominato “Priorità 1 – Azioni 1.1.1 e 1.1.2 – Sostegno a processi di ricerca e innovazione e incentivi all’assunzione di ricercatori”, è stato pubblicato lo scorso 27 marzo. Le domande potranno essere presentate a partire dal 9 giugno.
La misura è stata illustrata nel corso di un incontro svoltosi presso il Tecnopolo d’Abruzzo, a L’Aquila, durante la seconda tappa del tour “Abruzzo Next”. All’evento hanno preso parte l’assessore regionale alle Attività produttive, Tiziana Magnacca, il direttore del Tecnopolo e sub commissario dell’ARAP, Roberto Romanelli, il direttore del Dipartimento Lavoro e Attività produttive, Germano De Sanctis, insieme a tecnici e funzionari regionali. La presentazione è stata moderata dal giornalista e funzionario regionale Sante Iavarone.
Nel suo intervento, l’assessore Magnacca ha sottolineato l’importanza strategica della misura: “Il nostro obiettivo è diffondere la conoscenza delle opportunità offerte dai fondi europei e statali. L’Europa vive oggi un momento di fragilità, stretto tra le potenze economiche di Stati Uniti e Cina. Per essere competitivi non basta abbattere il costo del lavoro: bisogna tornare a investire nella ricerca, nell’innovazione e nel miglioramento dei nostri prodotti”.
Romanelli ha evidenziato il ruolo già svolto dal Tecnopolo nel promuovere sinergie tra aziende, università e centri di ricerca, ricordando che proprio lì si sperimenta il 5G con ZTE e si ospita una Casa delle Tecnologie Emergenti. “Non possiamo puntare solo sui grandi numeri, ma sul valore aggiunto dei nostri prodotti, reso possibile dalla ricerca”, ha affermato.
Nel dettaglio, il bando prevede che i contributi per singolo progetto vadano da 400.000 a 5 milioni di euro. Tra i criteri premianti figurano l’allineamento con progetti internazionali o legati al PNRR, l’adozione di tecnologie abilitanti (KETs – Key Enabling Technologies) e la partecipazione di microimprese all’interno delle filiere.
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